ANDREA SEGRE racconta la genesi di MOLECOLE, Venezia durante il Lockdown e i suoi prossimi progetti, ANDREA ROMEO presenta la nuova piattaforma iWonderfull e il listino "I Wonder Pictures" del 2021 ed ENZO SETTEDUCATI presenta le attività del CINEMA TEATRO ORIONE di Bologna e STORIE IN COMUNE, la rassegna di Cinema in Streaming. Sono gli ospiti di questa settimana nello studio MA6 di Massimo Righetti.
Agostino Ferrente, regista di "Selfie" e vincitore del Premio David di Donatello 2020 come Miglior Documentario, e Luca Barni del Centro Pecci di Prato sono ospiti nello studio di Massimo Righetti.
Volete fare un bel pensiero per questo Natale? Dal 20 Novembre è possibile comprare “Una Dannata Commedia, l’autodifesa di Chico Forti”, libro a fumetti creato da Massimo Chiodelli, scritto con l’aiuto di Chico stesso e dello zio Gianni e che in modo scorrevole e dettagliato, narra la vicenda di Chico.
Oltre a fare un bel regalo, aiuterete a raccogliere fondi per le ingenti spese che Chico è costretto ad affrontare da anni per la sua difesa.
La pandemia non ferma l'impegno in favore dei diritti delle donne e questa settimana nel MA6 Studio di Massimo Righetti, Claudio Miani, ideatore e direttore del Women’s Art Indipendent Festival, il festival dedicato ai diritti delle donne, e Giulia Di Quilio, attrice ed esperta di burlesque. E ancora, per lo spazio dedicato ai combattenti del cinema, Daniele Lupi racconta l'esperienza del Cine Detour, che non si ferma di fronte a nessuna difficoltà.
Tim Sutton, regista statunitense, noto per "Dark Night, "Pavilion", "Donnybrook", ci parla del suo ultimo film, "Funny Face", presentato alle ultime edizioni del Festival del Cinema di Berlino e del Torino Film Festival.
Il Cinema Beltrade presenta il suo ultimo progetto "Il Beltravvento"
legati da un avvenimento che sconvolgerà le loro vite
AL CINEMA DAL 29 NOVEMBRE
Distribuito da Strani Film
in collaborazione con Mariposa Cinematografica
Un film di
MIRKO LOCATELLI
Sceneggiatura
Mirko Locatelli, Giuditta Tarantelli
Interpreti
Ariane Ascaride,
Robinson Stévenin, Lavinia Anselmi
e per la prima volta sullo schermo Samuele Vessio
Isabelle è un’astronoma di origini francesi, vive in Italia in una grande casa immersa tra i vigneti sulle colline nei pressi di Trieste. Il sole splende sulla campagna, il mare a pochi chilometri si infrange sulla costa rocciosa, il paesaggio è un paradiso e come tutte le estati suo figlio Jérôme passerà qualche tempo con lei. Isabelle lo ama molto, è pronta a fare qualsiasi cosa per lui, ma l’incontro con Davide, un giovane che sta attraversando un momento di grande difficoltà, stravolgerà le loro vite e Isabelle dovrà compiere una scelta che porterà inevitabilmente a un epilogo doloroso.
NOTE DI REGIA
Quando ho iniziato a immaginare una direzione per Isabelle, mi sono imposto di rifuggire gli stereotipi del cinema di genere, a vantaggio degli aspetti più intimi dei singoli personaggi, tutti incapaci di gestire un ruolo che la vita gli ha riservato loro malgrado. Ho sempre pensato a Isabelle come uno di quei personaggi del teatro borghese di Augier o Dumas, che portano il gioco della vita e della morte sul palcoscenico, che lottano contro se stessi e il loro sistema di valori pur di proteggere la propria posizione sociale. Isabelle è anche un film sull’incedere del tempo sui corpi, sull’ipocrisia e l’egoismo degli esseri umani, sul coraggio e la coscienza con la quale prima o poi ognuno di noi è obbligato a confrontarsi [Mirko Locatelli]
ANTONIETTA DE LILLO, regista, sceneggiatrice e fotoreporter, autrice della mostra "19.34, quarant'anni dopo" al MAN, è ospite nello studio di Massimo Righetti
----
Film della Settimana: THE SPECIALS - Fuori dal Comune
Bruno e Malik vivono da 20 anni in un mondo a parte, quello dei
bambini e degli adolescenti affetti da autismo. Nelle rispettive
associazioni, addestrano giovani provenienti da quartieri difficili per
la supervisione di questi casi. Distribuzione Cinematografica: EUROPICTURES
I was too afraid of being
loved, that I pushed you away
Now I can’t bear the weight of
the things that remained unspoken
All the things that I felt
inside, and I never said
It was so stupid to make you
think
that I’ve never really loved
you. but I've always loved you
I’m sorry I let you down
now I feel so bad about it
pleasetell me
what I need to do to bring you
back to me
I was so wrong to act like
I didn’t have anything to
lose.
I should have held on tight I
never should have let you go.
You burn me up with those
innocent eyes but In our song
I've kissed your lips and I
broke your heart
Didn’t really mean to cause
you pain
So please don’t say you can’t
forgive me
Cause I’m about to break now…
I’m sorry I let you down
now I feel so bad about it
pleasetell me
what I need to do to bring you
back to me
If I could turn back the hands
of time I’d take all the words that hurt you
so don’t say you can’t forgive
me.
there’s nothing I wouldn’t do
to bring you back to me.
System Flaw
Karin Vox
Sam Drum
Lorenzo Bass
Stex Guitars and programming
Video by IRIDIUM Production
Director: Joe Calabrò
Editing: Joe Calabrò
DoP: Massimo Righetti
Site: MA6 Studio
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d'estate sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro
Avete mai pensato a quanto bello sarebbe se uscendo da una sala cinematografica tutta l'Italia si ritrovasse in una piazza per condividere la propria passione? Questo è #Cinematti - Una Storia Folle e ce ne parlano i suoi creatori,
" Voi sentirete subito la preziona e rara influenza del sole che conferisce ad ogni cosa una vita penetrante
Il pittoresco qui abbonda, è un luogo fatto per i pittori..
La bellezza è dappertutto, non la belleza raffigurata nei quadri alla moda,
ma qualcosa di più semplice e primordiale"
[Eugène Delacroix]
"Buongiorno sole del mio paese com’è bello vivere oggi che luce che luce attorno a me Buongiorno desolata terra della mia passeggiata mi sei diventata familiare ti percorro con vigore in lungo e in largo mi calzi come una scarpa elegante
Buongiorno terra goffa e filosofa perché lassù su quella muraglia che mi cela il mondo ti solleticano le coste a piccoli colpi distratti
Buongiorno erba fragile del sentiero vibrante in piccole rughe opalescenti sotto la carezza giocosa del vento Buongiorno grande palma solitaria piantata sul tuo trampolo granuloso che come uno splendido tulipano ti schiudi sulla cima
Buongiorno sole del mio paese marea di presenza che annienta l’esilio Che luce che luce attorno a me