Apro il mio diario di Berlino, la "mia" Berlino, e pubblico alcune fotografie scattate tra il 2007 e 2015. Qui di seguito una selezione degli scatti a me più cari.
"Quando il bambino era bambino,
se ne andava a braccia appese.
Voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente,
e questa pozza il mare.
Quando il bambino era bambino,
non sapeva d’essere un bambino.
Per lui tutto aveva un’anima,
e tutte le anime erano tutt’uno.
Quando il bambino era bambino,
su niente aveva un’opinione.
Non aveva abitudini.
Sedeva spesso a gambe incrociate,
e di colpo sgusciava via.
Aveva un vortice tra i capelli,
e non faceva facce da fotografo."
Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande:
Perché io sono io, e perché non sei tu?
Perché sono qui, e perché non sono lì?
Quando è cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole, è forse solo un sogno?
Non è solo l’apparenza di un mondo davanti a un mondo,
quello che vedo, sento e odoro?
C’è veramente il male?
E gente veramente cattiva?
Come può essere che io, che sono io,
non c’ero prima di diventare?
E che un giorno io, che sono io,
non sarò più quello che sono
poesia di Peter Handke, eco di un film "Il Cielo sopra Berlino"
Cosa significa essere donna? Cosa colpisce di una donna? La sua unicità. Ogni donna ha un suo fascino discreto, un mondo accogliente, una gioia interiore che trasmette come una luce che le nasce da dentro. E la dolcezza del suo sguardo, la fierezza del suo essere, la forza del suo animo nelle situazioni difficili. Il suo essere Femmina, Madre, Figlia, Amante, Amica, Alleata, Complice, Coscienza morale, Sorella, ma soprattutto il suo essere Donna. Spesso, però, ci sentiamo minate nella nostro personalissimo modo di essere femminili, perché non corrispondiamo a determinati canoni estetici, perché vogliamo piacere ad ogni costo, perché desideriamo essere amate, attirare l’attenzione o semplicemente perché abbiamo un grande vuoto dentro. Cadere nella trappola dei disturbi alimentari è molto facile, uscirne no. Per uscirne ci vuole coraggio, forza, determinazione ma soprattutto sostegno. DonnaDonna onlus nasce per questo, per testimoniare la vittoria della passione per la vita. Orgoglio dell’associazione è il Calendario, che nasce dalla voglia di coccolarsi quotidianamente, per far arrivare quell’energia e quel supporto di cui abbiamo bisogno ogni momento. 365 giorni per ricordarci la bellezza nella diversità, nell’unicità, nel sapere chi siamo. Scatti d’autore, gioiosi e vitali, nella Città eterna per vincere stereotipi e discriminazioni. Testimonial d’eccezione: ragazze di tutte le età, etnia, religione e condizione sociale, unite e felici di come sono, uniche e irripetibili nel loro essere semplicemente donne. Tutti uniti nel segno del rosso, colore dell’Associazione, per vincere un male subdolo e invisibile che miete vittime senza confini religiosi, politici o culturali. http://www.donnadonnaonlus.org/
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Direttrice Artistica: Nadia Accetti Fotografo: Massimo Righetti Assistente Fotografo e Backstage: Bruno Spiezia Post Produzione: Salvatore Arnone
"Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita."