Finalmente riposo,
finalmente il tempo guardiano schiude i suoi cancelli alle formiche operaie.
Spente le insegne e le luci del mondo,
tutto si spegne.
I mozziconi dei pensieri sono spenti,
anche lo stereo del mio cesso è spento.
Ed io?
Io in quella notte mi fusi in noi,
come dentro la cera di una candela.
Altro non è che uno scivolo,
di sabbie bagnate,
dove risuona un vento a me
conosciuto.
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MasRigImage e Marco Arturo Messina presentano
"Proiezioni"
da un idea di Massimo Righetti
testi e parole di Marco Arturo Messina
Fotografia di Massimo Righetti
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