La mia luce, sì,
la mia luce affila le tue forme, il tuo collo
affollato da mani invisibili.
E tu,
come unico coltello d'ombra,
paradossalmente finisci per illuminare i
frammenti delle tante impronte che hai sparso nel mio corpo di Arlecchino.
Nella mia bocca la dolcezza a me te sconosciuta…
Ed è così,
che con un giorno di vento conosciuto,
ho sentito una luce imprevista sul fondo scuro
di ciò che sei stata in grado di creare
senza te.
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MasRigImage e Marco Arturo Messina presentano
"Proiezioni"
da un idea di Massimo Righetti
testi e parole di Marco Arturo Messina
Fotografia di Massimo Righetti
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